Questo tipo di materassi ha il compito di prevenire la possibilità che alcuni pazienti, per via dell’obbligo di rimanere lunghi periodi distesi, non siano vittime delle cosiddette lesioni da decubito. Le cause che possono comportare l’immobilità forzata sono diverse. Nella maggior parte dei casi si riferiscono a coloro che debbono compiere una complessa degenza postoperatoria oppure purtroppo chi ha problemi di salute permanenti. E’ noto che qualora si trascorra del tempo eccessivo in assenza di movimento, le parti del corpo dove il peso esercita una pressione maggiore, possono indebolirsi ed esporsi alla possibilità che su di esse sorgano delle piaghe. Queste afflizioni potrebbero aggravarsi ed estendersi perfino agli strati sottocutanei, qualora non si pongano in essere dei rimedi opportuni e tempestivi.
Questi dispositivi, come si è rimarcato in diverse circostanze, rientrano nella prima classe della Classificazione Nazionale dei Dispositivi medici italiani. Di conseguenza la loro idoneità ad essere utilizzati nei casi menzionati è certificata. Inoltre sono prodotti studiati attentamente sotto il profilo del design e dell’ergonomia, quindi sono in grado di trasferire al paziente dei benefici anche di carattere ortopedico. Ma al fine di contribuire ad una piena efficacia di questi supporti, occorre dare vita ad una serie di corrette abitudini. Ci si riferisce alla frequente pulizia del corpo del degente, dei suoi indumenti intimi e soprattutto delle lenzuola. Si ricorda che i materassi in esame si prestano ad intervenire anche laddove siano già presenti delle lesioni.
Il materasso antidecubito può ridurre i dolori del paziente?
Qualora il paziente sia vittima di particolari dolori, il materasso antidecubito può alleviare le sue sofferenze soltanto in certi casi. Di per sé questi oggetti, a prescindere dalla tipologia cui appartengono, offrono un sollievo nei confronti di chi ne viene a contatto. Perché sono concepiti in modo tale da dissipare il peso della persona e permetterle di compiere dei piccoli movimenti, senza l’eventualità che gli sfregamenti sulle superfici risultino troppo gravosi. Qualora i dolori siano di carattere articolare i materassi antidecubito, avendo la facoltà di riattivare la circolazione sulle parti che poggiano su di esso, possono offrire anche delle proprietà lenitive.
Nei casi in cui le doglianze siano di diversa natura, derivanti da patologie gravi, il supporto ovviamente non si ritiene uno strumento idoneo a svolgere un’azione di mitigazione del dolore. Mentre qualora i disturbi emergano per colpa di eventi traumatici, come nel caso di fratture, allora potrebbero rivelarsi degli utili sostegni nei periodi di degenza, attraverso cui rilassarsi ed alleviare le proprie sofferenze.
La tipologie di materasso antidecubito
A seconda delle situazioni nei confronti delle quali si ha la necessità di intervenire, il mercato offre un’ampia varietà di prodotti, che si avvicinano ad ogni tipo di richiesta. Allo scopo di indirizzare nel miglior modo possibile la scelta di un oggetto del genere, è buona norma chiedere l’aiuto di uno specialista o di un ortopedico, i quali dopo aver compiuto una rapida indagine sul caso possono consigliare l’acquisto di un prodotto con una maggiore consapevolezza e responsabilità.
Alcuni modelli possono essere ad aria e di solito, alla stessa stregua di altri generi, si debbono porre al di sopra dei materassi tradizionali. Possono svolgere due differenti funzioni. La prima, che si definisce a ciclo alternato, consiste nell’aumentare e diminuire la pressione dell’aria all’interno del dispositivo, in periodi predeterminati, a seconda della cura che si intende realizzare. La seconda, denominata continuata, applica un procedimento semplice, secondo cui l’aria viene immessa sul materasso gradualmente. Questi modelli si ritengono idonei quando si voglia dare vita ad un’attività di prevenzione, nei confronti di piaghe da decubito al primo stadio. Sono poi disponibili i cosiddetti materassi a elementi intercambiabili.
I quali, realizzati in pvc, attraverso un compressore regolano la pressione del materasso, anche soltanto su alcune parti del corpo dove si decide di intervenire con maggiore incisività, con l’obiettivo di aumentare la circolazione sanguigna e l’ossigenazione dei tessuti corrispondenti alle parti critiche. Questi sono dispositivi considerati efficaci in lesioni da decubito che si trovano al secondo, al terzo e al quarto stadio. I materassi sono anche in fibra cava siliconata e possono essere costituiti di fasce interscambiabili in relazione ai bisogni che si hanno. Si distinguono per la capacità di mantenere sempre elevata la traspirazione. Infine vi sono i modelli ottenuti in poliuretano espanso oppure in Memory Foam, che sono dei materassi veri e propri, caratterizzati per esibire una consistenza straordinaria e la capacità di dissipare il peso della persona in modo omogeneo sulla loro superficie.
Ogni modello è concepito per concedere una serie di benefici nei confronti di coloro che, per diverse ragioni, si vedano costretti a trascorre dei lassi di tempo considerevoli in immobilità. La loro azione è principalmente dedicata ad evitare che possano emergere lesioni da decubito. Nelle restanti ipotesi, sebbene in certi casi possano svolgere un’azione lenitiva, non possono incidere così approfonditamente su doglianze dipese da patologie gravi.